Bper, ok Bce all’acquisto di Carige per 1 euro.
La banca ha avuto la luce verde per rilevare dal Fitd il gruppo genovese, ora si attendono Bankitalia e Antitrust. In arrivo la dote di 530 milioni. Closing entro la prima decade di giugno, in contemporanea presentazione del nuovo piano, poi scatterà l’opa a luglio. Equita stima aumento dell’utile per azione a doppia cifra | A luglio l’opa Bper su Carige
Bper Banca ha ricevuto dalla Bce l’autorizzazione all’acquisizione di Banca Carige e, indiretto, delle sue controllate Banca Monte di Lucca e Banca Cesare Ponti. Come scrive MF-Milano Finanza, oltre all’ok della Bce sono in arrivo a breve anche le luci verdi di Bankitalia e Antitrust. Nasce così il quarto polo bancario italiano con oltre 155 miliardi di euro di attivi (22 miliardi di Carige), oltre cinque milioni di clienti (800 mila Carige) e 2.100 filiali (380 circa di Carige), che supererà Mps e si porrà sullo stesso livello di Banco Bpm, seguendo a distanza Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Contributo del Fitd di 530 milioni
Closing a inizio giugno
Si prevede che il closing possa perfezionarsi entro la prima decade di giugno, il che consentirà a Bper Banca di beneficiare della conversione delle deferred tax assets di Carige in crediti d’imposta. L’acquisizione della quota di controllo di Carige da parte di Bper Banca comporterà, per quest’ultima, l’obbligo di promuovere, un’opa totalitaria sulle azioni Carige non detenute da Bper banca. Come già annunciato al mercato, l’opa verrà promossa ad un prezzo di 0,80 euro per ciascuna azione ordinaria.
Piano in arrivo
Sempre MF-Milano Finanza scrive che l’opa sul flottante dovrebbe partire a inizio luglio. Intanto il ceo sta apportando gli ultimi ritocchi al piano industriale che sarà presentato alla comunità finanziaria il prossimo 10 giugno. “Si conferma la forte valenza strategica ed industriale dell’operazione che consentirà al gruppo Bper, valorizzando le risorse di Carige, di crescere in territori ad oggi limitatamente presidiati, consolidando il proprio posizionamento competitivo e rafforzando la prospettiva di creazione di valore per i propri stakeholder”, spiega Bper in una nota.
Le stime di Equita
“Sulla base delle nostre stime e in attesa di avere maggiori dettagli con il prossimo piano industriale, riteniamo che la ricapitalizzazione in Carige da parte del Fitd per 530 milioni e la conversione di Dta per 320 milioni, post effetto fiscale, dovrebbero permettere di coprire i costi di ristrutturazione e integrazione di Carige, con la combined entity che atterrerebbe con un Cet 1 in area 13% e un Npe ratio minore del 5%”, afferma Equita confermando il giudizio hold e il target price di 2,2 euro. La sim inoltre stima “sinergie in area 100 milioni, principalmente da costo e funding, mentre sul lato dei ricavi il contributo dovrebbe derivare da una più forte presa commerciale e dall’integrazione delle fabbriche prodotto. Di conseguenza, vediamo spazio per un aumento dell’utile per azione a doppia cifra già al 2023 e potenzialmente in incremento negli anni successivi”. Il titolo Bper sale dello 0,75% a 1,885 euro.
Fonte: Milano Finanza